domenica 17 aprile 2011

Cedric Price Public Space project

To Do6:




BANG del progetto di Renzo Piano e Richard Rogers:
Collegamenti verticali distribuiti orizzontalmente convergono in un sistema equilibrato in cui non ci si accorge di far parte. Avendo visitato nel 2009 il Centre Pompidou di Parigi posso testimoniare personalmente l'esperienza pragmatica a cui induce l'edificio tramite ogni suo elemento architettonico e sopratutto cromatico. Un gioco continuo tra spazi e colori, che non si limita a sbalordire lo spettatore ma lo rende partecipe e parte integrante del micro-mondo al suo interno, tutto tramite collegamenti posti congenialmente in facciata, e solai rialzati rispetto al piano dominante, i quali assumono caratteristiche differenti rispetto al "locum".











sabato 16 aprile 2011

ExTempore in aula del 13.04.11

Macro Area E_Tor Pignattara
Area 35 
In questa prima tavola si cerca di spigare il Programma scelto, affiancato dal Compagno di strada e da un primo inquadramento planimetrico ed ambientale.
Per poter comprendere al meglio le necessità, la disposizione migliore e il ruolo che andrà a ricoprire il progetto, è stata necessaria un'analisi del contesto a scala più ampia dell'intero quartiere Appio Latino.
Inquadrare il lotto,secondo la tipologia dei fronti urbani che lo circondano, alti e compatti, bassi e disomogenei o del tutto assenti di qualità architettonica, può, in questi primi passi, aiutare la disposizione e la scelta dell' intero progetto
Delle prime idee progettuali, spiegate in pianta e sezione, con cui dialogherà il progetto d'insieme, possono essere brevemente sintetizzate spiegando l'idea di microcosmo sempre in movimento inserito in un macrocosmo con cui si trova ad interloquire: teorie spiegate dai filosofi del XVI sec., i quali ritenevano il mondo come organismo umano in grande, e l'uomo come un mondo in piccolo; da qui, l'opinione che a qualunque modificazione di uno dei due mondi dovessero corrispondere modificazioni nell'altro. 







domenica 10 aprile 2011

To Do5: CONSEGNA MODULO AMBIENTALE DEL 11.04.11


SOCIAL COMMITMENT

L'azienda Starbuks si fa promotrice di iniziative benefiche a scala sociale che contribuiscono non solo alla salvaguardia dell'ambiente e alla promozione dell'eco-sostenibilità, ma anche, nelle occasioni di disastri ambientali e umanitari, alla raccolta di fondi.

lunedì 4 aprile 2011

SOPRALLUOGO AREA DI PROGETTO




RICAPITOLANDO...Lezione 4.04.11: MODULO AMBIENTALE

L'Architettura BIOCLIMATICA (da non confondere con la cosiddetta bioarchitettura) si basa su un modello abitativo che soddisfa i requisiti di comfort con il controllo passivo del microclima, inteso come una strategia che, minimizzando l'uso di impianti meccanici, massimizza l'efficienza degli scambi tra edificio e ambiente.
La regolazione delle condizioni microclimatiche interne si ottiene controllando attentamente le caratteristiche geometriche, localizzative e tecnologiche della costruzione edilizia.
Il concetto di bioclimatica è legato profondamente alla consapevolezza che il progresso tecnologico possa trovare un limite nella capacità di sopportazione dell’ambiente e nell’esauribilità delle risorse naturali. I principali fenomeni che influiscono negativamente sullo stato dell’ambiente nascono dall’esigenza di disporre di grandi quantità di energia non rinnovabile. In questo senso un ruolo fondamentale è svolto appunto dalla progettazione architettonica bioclimatica e in particolare dall’efficienza energetica dell’ambiente costruito, poiché una grande quantità delle emissioni dei gas inquinanti proviene proprio dagli impianti di climatizzazione e di riscaldamento.
Per ridurre al minimo l’impatto ambientale si devono prima di tutto ridurre i consumi energetici. Uno dei modello che si ritiene possano diventare un punto di riferimento (anche per un significativo risparmio economico) è quello della casa a basso consumo (frutto di una progettazione bioclimatica), ad esempio nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione di un green building.
Architettura che basa la razionalizzazione del suo processo compositivo sulle relazioni che intercorrono fra la forma dei sistemi di fabbricati e/o dispositivi e le energie rinnovabili presenti nello spazio architettonico con la finalità di realizzare il loro massimo sfruttamento.